Il progetto di ricerca “Annotu” (annotazione/archivio) consiste nella raccolta di testimonianze in lingua sarda sui temi della genitorialità e non genitorialità. L’associazione Lunàdigas e il film omonimo (“Lunàdigas ovvero delle donne senza figli”) realizzato dalle registe Nicoletta Nesler e Marilisa Piga nel 2016, selezionato in oltre trenta festival internazionali del cinema e premiato come Miglior Documentario in sei di questi, ha fin qui esplorato le ragioni della scelta di essere o non essere genitori, in campo nazionale e internazionale, raccogliendo dal 2008 un altissimo numero di testimonianze espresse in italiano e nelle lingue dei vari paesi dove man mano il progetto si è affacciato. Dal 2019 le testimonianze hanno dato vita all’Archivio Vivo di Lunàdigas, il primo archivio di storia orale realizzato con standard catalografici internazionali, sottotitolato in italiano e inglese e accessibile gratuitamente online.

Il progetto di ricerca “Annotu – Ricerca audiovisuale intorno alla genitorialità in lingua sarda” riconosce nella conoscenza e nell’uso della lingua madre un prezioso diritto e un’opportunità in più di disporre di codici, suoni, parole, frasi. Il sardo è una lingua minoritaria e in quanto tale tutelata, studiata, praticata, insegnata perché non venga dimenticata o trascurata. Ne accresce l’importanza il suo essere lingua materna, quella che segna la nostra storia, la lingua della memoria, dell’intimità, dell’identità appunto. Appare quindi molto importante approfondire la ricerca che parla di maternità e paternità proprio attraverso l’uso della lingua materna che contiene le parole più adatte e più suggestive, quelle incise nella memoria.

Obiettivi del progetto

1. Approfondire il progetto di ricerca sulla genitorialità condotta da tempo dall’associazione Lunàdigas attraverso l’uso esclusivo della lingua materna, indagando come l’espressione in lingua materna intervenga nel racconto di temi molto intimi.

2. Promuovere l’audiovisivo come strumento per la cura e la valorizzazione della memoria, del racconto personale e del multilinguismo; stimolare la narrazione corale e multimediale, utilizzando le nuove tecnologie a fini editoriali e di condivisione della conoscenza;

3. Valorizzare e promuovere le pratiche di racconto di sé come pratiche di conoscenza, strumento di esplorazione e ascolto, veicolo di empowerment nella definizione identitaria personale e comunitaria;

4. Incentivare l’accesso alle opportunità di fruizione della cultura con particolare attenzione alle fasce sociali più svantaggiate e alle giovani generazioni offrendo la traduzione, la sottotitolatura, la declinazione audio e video dei contenuti in funzione delle disabilità visive e uditive.

Gruppo di ricerca

RICERCATORI:
MARILISA PISA: coordinamento e regia
NICOLETTA NESLER: coordinamento e regia
AMOS CARDIA: esperto linguistico
SILVIA MORETTI: archiviazione
DANIELA TRAVAGLINI: traduzione e sottotitolazione
GIUSY SALVIO: redazione
COLLABORATORI TECNICI DELLA RICERCA: Terra de Punt (EJATV) e ID-IDEE DIGITALI

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Il progetto “Annotu – Ricerca audiovisuale intorno alla genitorialità in lingua sarda” ha ottenuto un contributo della Regione Autonoma Sardegna a valere sul bando “Studi e ricerche per progetti di ricerca e sperimentazione sui nuovi linguaggi e tecnologie audiovisive” ai sensi dell’articolo 16, comma 3, della L.R. 20 settembre 2006, n. 15.

Ringraziamenti: Grazie a tutte e tutti i testimoni e a Mavi Comparetti (Carloforte), Proto Doro (Sassari), Giuseppe – Man – Demuro (Tempio Pausania), Riccardo Mura (Luogosanto), Renato Ortu (Sassari), Francesco Pala (Sassari), Mavi Porcu (Alghero), Maria Carla Siciliano (Carloforte), MuA – Museo Civico di Sinnai, Biblioteca Comunale di Tempio Pausania e alla Nuova Università Libera della Sardegna del Sapere e della Terza Età di Cagliari.

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